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08/10/2020

Il Gruppo Teddy accelera il processo di sviluppo delle collezioni

L’azienda leader nel settore fast fashion, grazie alla collaborazione con Prisma Tech, rivoluziona il processo di creazione dei prototipi.

CLO

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L’esigenza del Gruppo Teddy di sviluppare velocemente prototipi virtuali

L’azienda nasce nel 1961 da un laboratorio di maglieria di Rimini. Negli anni 70 il proprietario Vittorio Tadei inizia la distribuzione all’ingrosso in Italia e apre i primi punti vendita tra l’Emilia Romagna e le Marche. Nel 1988 nasce la formula che farà conoscere l’azienda in tutto il mondo: il franchising. Nello stesso anno viene fondato il marchio Terranova. Nel 2000 prende vita il marchio Rinascimento, oggi sviluppato in tutto il mondo grazie a una rete di ingrossi internazionale. Nel 2005 viene fondato il terzo marchio di casa Teddy: Calliope.

La società è tra i leader nel settore fast fashion. L’obiettivo che si pone è quello di soddisfare i clienti, creando un prodotto all’altezza dei loro desideri. Questo è possibile grazie alla continua ricerca e ai continui investimenti.

Abbiamo intervistato Dino Di Gennaro, 3D Woven Pattern Maker, che racconta: “Sono nell’ambiente moda da quasi 30 anni e ho attraversato diverse epoche, tra cui il passaggio da cartamodello manuale a cartamodello 2D. Oggi sto avendo la fortuna di lavorare con CLO che, in questo momento, rappresenta l’apice del nostro lavoro. Infatti, in questo periodo, l’azienda ci chiede di accelerare tutti i nostri processi.”

La sfida del digitale

Per costruire una realtà che punti alla leadership nel mercato del fast fashion bisogna investire in creatività e tecnologia. Queste ultime hanno portato alla riduzione dei processi di creazione delle collezioni.

“Con l’aiuto del 3D ci aspettavamo di migliorare l’intesa tra designer e modellista. Spesso ci sono delle incomprensioni tra queste due figure: un disegno o una forma possono essere mal interpretati. Ci serviva quindi una soluzione in grado di accelerare i tempi di progettazione, soprattutto durante la prima fase di interpretazione, che è quella che occupa più tempo in fase di studio. Con l’aiuto di CLO riusciamo (in tempo reale) a interpretare il capo e a confrontarci su di esso, potendolo vedere interamente sullo strumento.” racconta Dino.

La soluzione

“Prima dell’avvento del 3D, il modellista che voleva vedere una vestibilità era costretto a realizzare il cartamodello, mandarlo al taglio, farlo tagliare, confezionare e aspettare un giorno prima di vedere il risultato. Quello che sta succedendo oggi in modelleria è una vera e propria rivoluzione! CLO si integra perfettamente con i principali CAD 2D, quindi il modellista può iniziare un progetto, portarlo in 3D, aggiungere i dettagli e verificare le proporzioni. Infine è possibile riportarlo in 2D e completarlo per decidere se realizzare un modello definitivo in 3D o se far confezionare un prototipo in base alle esigenze del caso.” conclude Dino Di Gennaro.

Partendo da un cartamodello già esistente, oppure creandone uno nuovo, grazie al software, è possibile simulare la vestibilità e la cadenza dei materiali, raggiungendo un altissimo grado di somiglianza ad un capo reale.

I risultati

Francesco Cesarini, Junior Pattern Maker, racconta: “Ho realizzato il mio primo campionario da solo e vi assicuro che non è così semplice come sembra. Avere uno strumento per vedere in diretta quello che stai facendo è impagabile.”

CLO consente ai creativi della moda di poter facilmente modificare il design dei modelli, o l’abbinamento degli stessi, a diversi tessuti e colori. Inoltre, il materiale prodotto in 3D può essere riutilizzato per costruire altri capi successivamente.

“Da quando abbiamo cominciato ad utilizzare CLO, il nostro lavoro è cambiato notevolmente perché tutti quelli che erano i nostri processi sono stati rinnovati. Questo programma ci sta aiutando molto a velocizzare i tempi e a sperimentare tantissimo, nel miglior modo e nel minor tempo possibile.” Paola Tonini, Senior Pattern Maker Knit, Teddy

Attraverso il modello virtuale infatti, è possibile valutare i look e realizzare diverse varianti più velocemente, utilizzando meno risorse. Questo permette di ridurre tempi e costi della fase di prototipazione: vengono realizzati meno prototipi fisici e le modifiche vengono effettuate più rapidamente.

“Dopo aver sperimentato tanti software 3D, abbiamo scelto di utilizzare CLO, vista la lentezza delle tecnologie proposte dalla concorrenza. CLO ci permette di lavorare con una marcia in più e penso che il futuro sia proprio questo!” Queste le parole di Roberto Ceccarini, Senior Pattern Maker.

“CLO è uno strumento che ha cambiato radicalmente il mio ruolo in quanto mi ha consentito di avvicinarmi in maniera molto forte al mondo del prodotto. Il software ha contribuito ad unire il ruolo di modellista a quello di ricerca prodotto.” Racconta Ivano Orsini, Senior Pattern Maker Denim.

“Oggi, in pochi secondi, possiamo creare delle varianti dello stesso prototipo, mentre prima dovevamo farle cucire in sartoria e aspettare una giornata prima di vedere il prototipo finito.” Queste le parole di Camilla Evangelisti, Junior Pattern Maker.

La tecnologia 3D permette all’azienda di vedere il capo così come sarà una volta realizzato ed effettuare così scelte anticipate.

Il futuro

Oltre all’intenzione di continuare ad usare il software CLO, Teddy ha come progetti per il futuro la creazione di e-commerce e book digitali, grazie all’utilizzo di modelli 3D che possono sostituire il set fotografico dei capi.

Attraverso i social network sarà inoltre possibile condividere più varianti digitali dello stesso capo, in modo da raccogliere feedback sul mercato, prima della produzione degli abiti.