Imperial nasce nel 1978 dall’intuizione vincente degli imprenditori Adriano Aere ed Emilia Giberti, pionieri del processo produttivo oggi noto come fast-fashion.
Da allora la notorietà del brand e la sua produzione orgogliosamente Made in Italy hanno conosciuto una crescita continua, e l’azienda può oggi contare su uno staff di oltre 300 collaboratori e una distribuzione in 1500 negozi tra monomarca e multimarca diffusi in tutto il mondo.
Abbiamo intervistato Luca Lazzari, Responsabile produzione, e Angelo Mastri, Modellista uomo-donna.
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La continua ricerca di soluzioni innovative da parte della proprietà ci ha permesso di sviluppare sistemi sempre più complessi e avanzati tecnologicamente.
“Sono state visionate diverse soluzioni 3D ma CLO ci ha colpito per la sua semplicità di utilizzo e per la possibilità di realizzare tutta la filiera: dalla modellistica allo stile, passando per il commerciale.” Racconta Luca Lazzari.
Angelo Mastri continua: “Sono rimasto sorpreso dalla semplicità e velocità di realizzazione dei capi. Abbiamo iniziato da subito a lavorare sul progetto 3D, ottenendo dei risultati per me inaspettati, fin dalle prime settimane.”
Grazie alla funzionalità che permette di lavorare simultaneamente in 2D e 3D, è possibile modificare il prototipo virtuale già durante la fase di progettazione, accelerando così il flusso di lavoro.
“Ad oggi in ufficio modelli abbiamo tre postazioni CLO. Questo programma ci ha permesso di prendere decisioni più velocemente e con un margine di errore molto basso. Lavoriamo a stretto contatto con gli stilisti e utilizzando la parte 2D, riusciamo in tempo reale a modificare volumi, lunghezze e dettagli direttamente all’interno del software. Ciò che prima si faceva manualmente, riusciamo ora a realizzarlo interamente in 3D.” Racconta Angelo Mastri, Modellista uomo-donna.
L’implementazione del 3D permette di ridurre il time-to-market e sperimentare molteplici varianti modello senza utilizzare alcun materiale fisico. La prototipazione virtuale infatti, rappresenta una risorsa importante che consente di rendere la fase di design più sostenibile.
“In sintesi, abbiamo accorciato notevolmente i tempi di progettazione, ottimizzando il risultato finale e riducendo praticamente a zero l’errore.” Racconta Angelo Mastri, Modellista uomo-donna.